Qualche giorno fa insieme a Barbara Palazzini abbiamo annunciato in un reel una bella novità!
È arrivato A Tal Dég, il “Monopoly” di Modena e… ha subito fatto un gran rumore 😊
A Tal Dég Modena da giocare è uno degli ultimi prodotti di Demoela casa editrice genovese specializzata nella realizzazione di giochi da tavolo con lo scopo di valorizzare territorialità e tradizioni e promuovere messaggi positivi.
In quest’articolo ti racconto tutte le curiosità e i retroscena di questo progetto che non era affatto nei miei programmi fino a qualche mese fa e che ora non solo è diventato realtà ma sembra proprio essere stato accolto con entusiasmo da tutti!
Prima però lasciami fare un piccolo passo indietro per dirti di cosa si tratta.
Hai mai giocato a “Monopoly”?
Io credo proprio di sì, non è vero?
La dinamica di gioco è più o meno la stessa e lo scopo è quello di accumulare terreni e/o attività, superando imprevisti e cogliendo opportunità, per diventare il più ricco del tabellone!
Ma, allora, che cos’è che rende così speciale A Tal Dég?
A Tal Dég: il “monopoly” che parla modenese
A Tal Dég non è un gioco qualunque perché è stato pensato per accompagnare i giocatori attraverso tutto il territorio modenese, dai quartieri del centro di Modena alla provincia, per riscoprirne le tradizioni, le usanze e i modi di dire.
E così i terreni e le attività da acquistare altro non sono che esperienze e punti d’interesse che rendono quel luogo unico, la carte imprevisti e quelle opportunità qualcosa che ti può capitare solo nel modenese e le banconote “baioch” (da 10, 50, 100 e 500) in cui sono raffigurate le nostre eccellenze (tigelle, zampone, tortellini e aceto balsamico).
Io e Barbara, mia co-autrice, abbiamo calato tutto nel nostro contesto territoriale, ripensando a quello che più rende la nostra terra unica e speciale. E lo abbiamo fatto condividendo le nostre esperienze personali, quello che abbiamo vissuto in questi anni sul territorio, quello che conosciamo bene ma anche curiosità magari non così note.
E non sai quante confrontandoci l’una con l’altra sono venute fuori cose che non sapevamo!
Ti faccio un esempio?
È stata Barbara a parlarmi per la prima volta della banda Rulli Frulli una realtà della bassa modenese che merita davvero di essere fatta scoprire! Ed è sempre grazie a lei che ho conosciuto le Borgate Ospitali 😊
Dal canto mio, io credo di averle fatto conoscere la Fiera di Bruino, la “Millenaria fiera dal Balson e dal Lambrusc” 😉
A Tal Dég è il risultato di quello che siamo noi ma anche di quello che accomuna tutti i modenesi.
A Tal Dég è un omaggio al nostro dialetto
Beh, il titolo la dice lunga… il dialetto è parte integrante del gioco
Ma non hai idea di quanti dubbi ci sono venuti a riguardo!
Sì, perché devi sapere che rispolverare le nostre conoscenze dialettali è un conto ma metterle nero su bianco decisamente un altro (apostrofi e accenti inclusi). Scrivere in dialetto non è affatto facile perché non hai mai certezza che quanto riporti sia corretto al 100%.
Il dialetto è una lingua parlata tramandata oralmente di generazione in generazione e da quanto ho potuto capire non si è mai sicuri della sua forma scritta.
Tu non immagini quanti vocabolari modenesi abbiamo consultato e quante ricerche abbiamo fatto per placare la nostra “ansia da correttezza”.
E, alla fine, una cosa l’abbiamo capita: esiste un modo più o meno corretto (forse) di scrivere ma ne esiste anche uno totalmente diverso legato alla percezione che le persone hanno.
Ad esempio, prendiamo il titolo “A Tal Dég” che ci ha fatto sudare 7 camicie…
Innanzitutto, lascia che ti racconti come è nata l’idea.
Il nome del gioco non doveva per forza essere un termine in dialetto ma individuata una rosa di proposte papabili ci siamo subito rese conto che usare il dialetto avrebbe avuto una marcia in più.
E così per scegliere abbiamo fatto un sondaggio online su Instagram.
Qui a fianco puoi vedere i risultati 😊
Il testa a testa c’è stato con Tola Dolza, espressione sempre molto amata ma probabilmente negli ultimi tempi già sentita e risentita.
Per questo il 44% dei votanti ha decretato come vincitore “A Tal Dég”!
Ma cosa significa questo termine?
A Tal Dég significa “lo puoi ben dire!” oppure “lo puoi dire forte”, è un’espressione rafforzativa che si usa per dare risalto a un concetto espresso.
Letteralmente si traduce in: “te lo dico!” e da qui sono nati i 1.000 dubbi su come scriverlo.
Sul web si trova scritto prevalentemente così come abbiamo scelto noi di riportarlo ma si può trovare anche scritto così, con l’apostrofo: “A t’al dég” perché è così che si traduce il “te lo”.
Dopo milioni di verifiche che ci hanno portato ancora una volta ad opinioni discordanti, crediamo che in realtà la forma più corretta sia “A t’al dégh” ma come puoi ben capire scegliere di riportarlo così non sarebbe stato “di facile lettura” soprattutto per un logo!
Ecco, perché alla fine abbiamo optato per la scritta A Tal Dég, più riconoscibile e semplice da leggere (perché è esattamente come si dice!) anche se all’inizio del regolamento del gioco (che trovi QUI) abbiamo riportato anche l’espressione “A t’al dégh”.
Qualche indiscrezione sulle carte
Lavorare alle carte è stato divertentissimo!
Soprattutto a quelle degli imprevisti e opportunità che per noi modenesi sono rigorosamente “Tin Bota” e “Dag dal gas” 😊
Per realizzarle ho ripensato alle abitudini che condivido o che ho condiviso con amici/amiche nel tempo ed è così che sono nate le carte che parlano degli aperitivi in via Gallucci, delle vasche in centro, delle serate all Snoopy, delle abbuffate di “gnocco e tigelle”, degli appuntamenti in Pomposa oppure dei luoghi che frequento come il Mercato Albinelli, Villa Sorra, le Terme.
Ma ci sono anche gli eventi imperdibili con cui sono cresciuta come le sagre, quella del Lambrusco di Sorbara e dei Tortellini di Castelfranco, le fiere di San Geminiano e di Sant’Antonio, la Lambruscolonga, lo Stuzzicagente, le Fiere di Ottobre di Sassuolo e il Settembre Formiginese o quelli diventati dei “must” per visitatori da tutt’Italia, come il Festival Della Filosofia.
E ancora, non potevano mancare iniziative ed esperienze di cui ho sempre sentito parlare ma che ho ancora sulla mia lista delle cose da fare, come La Balorda, “la gara più anti-agonistica che c’è”, la Sagra del Borlengo di Guiglia, la Dama Vivente a Castelvetro, la pista di fondo alle Piane!
Insomma, gli spunti sono stati tanti, pensa che le carte sono 66 e ci sono anche tutte le idee di Barbara!
Come ti scrivevo, poi, lo spirito della casa editrice e del gioco è anche diffondere messaggi positivi per questo abbiamo dedicato 4 carte ad Associazioni che operano sul territorio con progetti importanti e bellissimi come: Porta Aperta, con il mercatino dell’usato L’Arca, Il Tortellante, laboratorio terapeutico – abilitativo dedicato a giovani e adulti nello spettro autistico, AIW – l’Associazione per l’integrazione delle donne, che con il suo splendido ristorante Roots vuole insegnare a donne immigrate l’arte della cucina, e la Banda di percussioni Rulli Frulli composta da ragazzi e ragazze di età diverse con disabilità.
I partner del gioco e le illustrazioni
Essendo alla sua prima edizione pensavo non fosse facile raccontare il progetto e trovare dei sostenitori.
E, invece, mi sbagliavo: la maggior parte delle realtà che abbiamo contattato (decisamente in corsa) ha accolto l’idea con entusiasmo.
Il tempo di realizzazione del progetto non è stato molto: appena 2 mesi e il 90% lo abbiamo dedicato alla sua creazione.
Nonostante ciò pensare a chi siamo riusciti a coinvolgere mi emoziona!
Il progetto è, infatti, stato sostenuto da diverse realtà e media partner del territorio, come Coop Alleanza 3.0, ModenaToday, trovi qui l’articolo che ci ha dedicato, Toschi Vignola, azienda modenese dalla lunga tradizione di cui ti parlo qui, Radio Bruno, il Victoria Cinema, dove organizzeremo la nostra prima presentazione sabato 29 ottobre, Spiiky, con cui ho già avuto il piacere di collaborare, Wother e Wonder AR, app di realtà aumenta che ha reso possibile l’introduzione di una nuova modalità di fruizione di contenuti delle carte.
Ricordati: quando ti capiterà di pescare la carta dedicata al Mercato Albinelli, dovrai inquadrarla tramite l’app Wonder AR e sarai subito catapultato tra i banchi di uno dei mercati storici più affascinanti d’Italia. Bello, no?
Come avrai modo di leggere, poi, gli artefici delle illustrazioni sono stati CLOD (Claudio Onesti), modenese e fumettista internazionale (pensa che ha una pagina dedicata su Wikipedia 😱) e Paolo Ruini, disegnatore nativo di Sassuolo ma modenese d’adozione.
È stato con loro che abbiamo studiato uno stile grafico che tanto avesse a che fare con Modena.
Sono sicura che sai perfettamente che Modena è stata la “Hollywood” del fumetto.
Da Lupo Alberto a Sturmtruppen, al cui autore Bonvi è stato dedicato un parco cittadino, sono tantissimi i personaggi nati sotto la Ghirlandina e diventati famosi un po’ ovunque.
Dagli anni ’50 la nostra città è stata la culla di una certa tipologia di disegni ed è proprio quel sapore che abbiamo cercato di ritrovare e riportare nelle illustrazioni del gioco A Tal Dég, logo incluso!
Io lo trovo nostalgico, attuale e perfetto allo stesso tempo 😊
A Tal Dég: dove trovarlo
A Tal Dég – Modena da giocare è in distribuzione in questi giorni nei migliori punti vendita sul territorio.
Non ho la lista definitiva dei negozi perché immagino cambierà e si amplierà nel tempo ma posso darti qualche dritta certa.
Lo troverai a Modena:
- in Coop (al Granemilia vai sul sicuro)
- presso la libreria Mondadori del Victoria Cinema
- alla Città del Sole in via Farini
- presso il negozio di giocattoli L’Aquilone in Buon Pastore
- alla Tabaccheria Autodromo di via Nobili angolo via Formigina
- presso Made in Modena Travel in Piazza Grande
Fuori città:
- da “Carta penna e… calamaio” a Ravarino
- presso l’Edicola in via Maestra 1500/6 a Rami di Ravarino
- presso la Cartolibreria Dondi a Carpi
Oppure, se ami acquistare online come me, A Tal Dég è già disponibile sul sito dell’Editore:
Lasciami ora concludere quest’articolo dicendo ancora 2 cose.
La prima: sei invitato alle presentazioni di A Tal Dég – Modena da Giocare:
- Sabato 29 ottobre dalle 16.00 alle 19.00 presso il Victoria Cinema, Via Sergio Ramelli, 101, Modena
- Martedì 22 novembre dalle 18.30 presso Roots, Via Francesco Selmi, 67, Modena
Ti aspettiamo! E chiama tutti i tuoi amici 😊
La seconda: GRAZIE!
A te che hai amato questo progetto appena te lo abbiamo annunciato e che sono certa ti catapulterai a comprare il gioco immediatamente (se già non lo hai fatto), a Barbara la mia compagna di avventura che ha condiviso con me tutto questo incredibile percorso, a tutti i partner e gli interlocutori che ci hanno dato fiducia ma soprattutto agli editori di Demoela, giovane realtà genovese fondata nel 2016 nell’ambito di un progetto di Startup, nata dal sogno condiviso di 3 amici che amano il gioco da sempre e che è proprio attraverso di lui che aspirano a veicolare valori positivi che tanto sanno di territorio.
Essere stata scelta come voce di A Tal Dég – Modena da giocare mi riempie di gioia: mi ha riportato un po’ bambina e mi ha confermato quanto il percorso che ho intrapreso nel 2015 con la creazione di My Modena Diary sia stato importante per essere oggi in grado di realizzare contenuti come questi.
Buon gioco!
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