Vi siete mai chiesti perché il Parmigiano Reggiano viene definito il “re dei formaggi”? Chissà quante volte lo avrete sentito dire! Probabilmente milioni 🙂
Beh, quest’appellativo non nasce certo a caso, anzi: è senz’altro la definizione più giusta per un formaggio così unico e speciale.
In Emilia siamo così abituati a consumarlo e a utilizzarlo nelle più svariate preparazioni che probabilmente a volte perdiamo di vista la sua storia straordinaria e le sue caratteristiche incredibili. Il Parmigiano Reggiano fa parte di noi, della nostra tradizione gastronomica e trovarlo in tavola è sempre una piacevole abitudine! So che siamo molto fortunati ed è, appunto per questo, che penso che approfondirne la conoscenza sia doveroso oltre che molto interessante.
Ecco, allora, che quando il consorzio del Parmigiano Reggiano mi ha chiesto di partecipare alla diffusione dell’iniziativa dei Caseifici Aperti, la cui prossima data è prevista per sabato 5 e domenica 6 ottobre 2019, ne sono stata molto felice. Di seguito vi racconto tutto!

Magazzino di Stagionatura del Caseificio 4 Madonne a Lesignana, Modena
Siete mai stati a visitare un caseificio? Non crediate che sia una domanda scontata, sono quasi certa, infatti, che non tutti abbiano fatto questa bella esperienza. Fino a qualche settimana fa nemmeno io!
In passato mi è capitato di andare ad acquistare il prodotto direttamente in loco ma non ho mai visitato un caseificio per il puro gusto di conoscere il meraviglioso mondo produttivo racchiuso in una forma di Parmigiano Reggiano.
Il Parmigiano Reggiano: espressione autentica della sua terra d’origine
Gli ingredienti del Parmigiano Reggiano sono 3, latte, sale e caglio, gli stessi di sempre. La sua tecnica di produzione è rimasta invariata nei secoli così come l’immensa cura artigianale che ha portato alla scelta di non utilizzare additivi mantenendo così una produzione del tutto naturale regolamentata da un rigido Disciplinare che definisce i parametri della DOP (Denominazione di Origine Protetta).

Le vasche di produzione del Caseificio 4 Madonne a Lesignana, Modena
Per poter vantare l’appellativo di Parmigiano Reggiano DOP, infatti, la produzione di questo formaggio deve rispettare rigide direttive tra cui, di primaria importanza, è il rispetto della zona di origine che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno. Tutte le lavorazioni della filiera devono avvenire qui, in queste terre: la produzione di latte, la trasformazione in formaggio, la stagionatura fino all’età minima di 12 mesi, il confezionamento e/o la grattugiatura del prodotto. Questi, però, non sono gli unici standard da rispettare, anche le modalità di produzione sono sostanziali. Inoltre, sono stati determinati i parametri per l’allevamento e la dieta dei bovini così come il regolamento di marchiatura (i noti “puntini” che vediamo sulla crosta, cui dal 2002 si aggiunta una “placca di caseina”, e il marchio ovale di selezione assegnato solo dopo un’attenta ispezione ai 12 mesi di età).
Tutto questo rende il Parmigiano Reggiano uno dei formaggi più apprezzati, conosciuti e anche imitati al mondo ma soprattutto crea un legame indissolubile e unico con il territorio in cui viene realizzato.
Il Parmigiano Reggiano: l’origine del mito
Ma torniamo al perché il Parmigiano Reggiano è definito il re dei formaggi italiani. Oltre a quanto vi ho già detto, c’è un altro motivo altrettanto fondamentale che è legato alla sua storia.
La produzione del Parmigiano Reggiano è estremamente antica e nobile. Per scoprire le sue origini, infatti, dobbiamo andare indietro di ben 9 secoli, quando, nel Medioevo, i monaci, nel tentavo di produrre un formaggio che fosse possibile conservare a lungo per trasportarlo anche molto lontano, asciugarono la pasta e aumentarono le dimensioni delle forme, gettando le basi di quella caratteristica così unica che lo ha reso nei secoli espressione del moderno Made in Italy. Affascinante, vero?
Caratteristiche, bontà e salute
Versatile e digeribile, il Parmigiano Reggiano è un alimento con alto contenuto di calcio, senza additivi e conservanti e grazie al suo processo produttivo, è anche naturalmente privo di lattosio.
La stagionatura minima è di 12 mesi (il più lungo periodo di stagionatura minima di tutti i formaggi DOP) ma è a 24 mesi che esprime al meglio di sé.
Ecco uno schemino molto utile sui livelli di stagionatura del Parmigiano Reggiano che può aiutarci a comprendere meglio caratteristiche e abbinamenti:
- Stagionatura 12- 18 mesi: sapore armonico e delicato con sentori di latte, yogurt e frutta fresca.
Consumo: perfetto come aperitivo abbinato a vini bianchi frizzanti o come ingrediente per insalate e piatti freddi. - Stagionatura 22-24 mesi: friabile e granuloso, giusto equilibrio tra dolcezza e sapidità. Ha note di frutta fresca e secca e di brodo di carne.
Consumo: con vini di medio corpo e per dar gusto nella preparazione di altri piatti. - Stagionatura 30-36 mesi: molto friabile e granuloso, ha un sapore deciso con note speziate, frutta secca e brodo di carne.
Consumo: è l’ingrediente giusto per le paste ripiene e al forno o per un gustoso fine pasto con frutta e miele.
A questo proposito vi invito a leggere la ricetta dei tortellini della mia nonna che ho pubblicato tempo fa sul blog in cui il Parmigiano Reggiano è un ingrediente immancabile.
- Stagionatura oltre 40 mesi: piacevolmente speziato.
Consumo: in abbinamento a vini strutturati e da meditazione.
Caseifici Aperti: un weekend per conoscere il meraviglioso mondo del Parmigiano Reggiano
Vi dicevo… il 5 e 6 ottobre 2019 torna l’appuntamento con i Caseifici Aperti, una bella iniziativa che offre l’opportunità di conoscere da vicino come avviene la produzione del Parmigiano Reggiano. Tante sono le iniziative programmate: dalle visite guidate nei caseifici e nei loro magazzini di stagionatura, agli eventi per bambini e alle degustazioni di prodotto.
La lista di tutti i caseifici aderenti a Caseifici Aperti la trovate sul sito del consorzio, qui vi segnalo quello che sono andata a visitare io e da cui provengono le belle foto relative alla produzione che trovate in quest’articolo. ps. il magazzino di stagionatura è davvero incredibile!
Caseificio 4 Madonne (strada Lesignana 130, Lesignana)
ORARI CASEIFICI APERTI: Sabato 5 ottobre dalle 9.30 alle 18 e Domenica 6 Ottobre dalle 9 alle 18
ATTIVITÀ PREVISTE: visita al caseificio e al magazzino di stagionatura, apertura della forma (ore 11.00, 15.00 e 16,30 di entrambi i giorni), degustazioni guidate, attività per bambini “facciamo il nostro burro” (dalle 11 alle 18), spaccio aperto per acquisti.
Se l’argomento vi interessa, vi indico, infine, potete, gli hashtag che potete seguire per rimanere aggiornati su tutte le iniziative: #ParmigianoReggiano #caseificiaperti.
Questi invece sono gli account social del consorzio:
IG: @parmigianoreggiano
FB: @parmigianoreggiano
TW: @theonlyparmesan
Questo mio viaggio alla scoperta del Parmigiano Reggiano è stato molto interessante perché, anche se ovviamente sapevo quanto fosse unico e speciale questo prodotto per il nostro territorio, non avevo mai avuto modo di approfondirne i dettagli.
Vedete, sono sempre molto felice di avere la possibilità di imparare qualcosa di più sulle eccellenze e le realtà locali, perché è un modo per diventare sempre più consapevole dell’immenso patrimonio della terra in cui vivo, oltre al fatto che trovo molto bello condividere il tutto con chi ha piacere di seguirmi e leggermi.
Questo post è stato scritto in collaborazione con il Consorzio del Pamigiano Reggiano
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