La pasta fresca è un bene prezioso, una tradizione profondamente radicata sul nostro territorio. Rappresenta un’arte, quella del saper fare ma soprattutto quella del buon vivere che tanto caratterizza la nostra Emilia.
Così, quando nascono progetti che celebrano e hanno l’opportunità di esportare questo nostro modo di essere ne sono felice e li sostengo con immenso piacere. Di recente sono stata ospite di Bottega Portici, un nuovo format di ristorazione veloce e di casual food di origini emiliane, che fa sua la proposta di cibo di qualità e di tradizione al giusto prezzo. Ecco, allora, che vi racconto meglio di cosa si tratta e vi parlo della mia esperienza.
Bottega Portici: il format
Nato nel cuore di Bologna, all’ombra delle due torri, Bottega Portici è un’esperienza a 360° gradi nella tradizione gastronomica del nostro territorio. Entrando, si distingue a prima vista la sua anima più legata all’identità culinaria emiliana; è impossibile, infatti, non rimanere incantati di fronte all’operosa sfoglina (o sfoglino) che ogni giorno prepara, appunto, la sfoglia nella cucina a vista!
Allo stesso tempo, non si può non notare la sua anima più attuale legata a un consumo contemporaneo della tradizione: l’ambiente è moderno, confortevole, funzionale, alla portata di tutti, l’offerta del menù è variegata e va oltre all’ottima pasta fresca includendo altre preparazioni come i gustosi taglieri di salumi e formaggi, i fritti di verdure, le insalate, la caffetteria e la pasticceria italiana di qualità.
Un po’ ristorante, un po’ bottega in cui comprare anche prodotti del territorio, un po’ scuola di cucina (sì perché a Bologna c’è anche l’Academy): si può dire che da Bottega Portici il passato incontra il presente dando vita a un format “casual” di ristorazione veloce di qualità e profonda tradizione, 100% made in Italy, dove l’amore per la cultura gastronomica del territorio è al centro. Ed è proprio questo che mi piace!
Da Bologna alla conquista dell’Italia (per ora): Bottega Portici esporta la bella tradizione della pasta fresca emiliana
Di recente Bottega Portici è uscito dai confini bolognesi per approdare a Roma e nella vicina Reggio Emilia, dove ho trascorso un momento aperitivo e cena molto piacevole che vi voglio raccontare. Ma la sua diffusione non finirà qui, sono previste infatti diverse nuove aperture nell’immediato futuro.
Anche se conoscevo già questa realtà (mi era capitato di passarci in una delle mie giornate bolognesi), non avevo però mai toccato con mano e vissuto la “food experience” offerta. Così, ricevere l’invito a partecipare a una serata organizzata per chi il territorio lo vive e lo racconta è stato interessante.
A Reggio Emilia Bottega Portici si trova all’interno del centro commerciale I Petali e ovviamente per la stessa natura del luogo vive in un contesto diverso rispetto a quello bolognese ma si propone di mantenere l’esperienza invariata. È piacevole passarci per un pranzo o una cena veloce o fermarsi a prendere la pasta fresca a banco da preparare a casa propria come in una storica bottega emiliana.
Quello che rimane caratterizzante e ha un fascino incredibile è vedere la sfoglina all’opera. Anche se noi emiliani abbiamo la fortuna di esserci abituati, quel gesto di preparazione rimane un qualcosa di magico, che tutte le volte riesce a sorprendermi. Le nostre nonne ce l’hanno resa una pratica famigliare e noi tutte le volte che lo vediamo fare torniamo sempre un po’ bambini! Però, devo dire che vedere impastare 50 uova non è proprio da tutti 🙂
Le proposte di pasta fresca che si possono degustare sono quelle più classiche legate alla tradizione: tagliatelle (al ragù), tortellini o cappelletti (in brodo o alla panna), tortelloni (burro e salvia o burro e pomodoro).
Io ho voluto provare i tortelloni che sono stati anche il tipo di pasta con cui mi sono cimentata nella fase della “prova pratica” che gli amici di Bottega Portici ci hanno proposto e ho scoperto che il loro ripieno di ricotta è prodotto da Bianca modenese in un caseificio di Zocca… ovviamente li è scattato il colpo di fulmine 😉
La fase dell’ordine, infine, è stata facile e veloce: si va alla cassa, si sceglie e si paga. Terminate le operazioni, viene fornito un disk pager (un dischetto elettronico) che vibra e s’illumina quando il nostro pasto sarà pronto. A quel punto non rimane altro che gustarsi tutto il sapore dell’Emilia! 😉
Che poi io mi chiedo… come si fa a non amarli al primo sguardo? Impossibile!
Questo post è stato realizzato in collaborazione con Bottega Portici che ringrazio molto per l'invito e per avermi fatto toccare con mano la loro bella realtà.
Nessun commento, aggiungi tu il primo?